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Cittadinanza

CITTADINANZA

Il cittadino straniero o apolide, coniuge di cittadino italiano, può inoltrare domanda per l’acquisto della cittadinanza italiana, tramite la Prefettura, quando, dopo il matrimonio, risieda legalmente da almeno due anni nel territorio della Repubblica, oppure dopo tre anni dalla data del matrimonio, se risiede all’estero, qualora, al momento della adozione del decreto di cui all’art. 7, comma 1, non sia intervenuto scioglimento, annullamento o cessazione degli effetti civili e non sussista separazione personale dei coniugi. I termini sono ridotti alla metà in presenza di figli nati o adottati dai coniugi.

La cittadinanza italiana, può essere concessa su domanda dell’interessato da presentarsi tramite la Prefettura, nei seguenti casi:

– allo straniero del quale il padre o la madre o uno degli ascendenti in linea retta di secondo grado sono stati cittadini per nascita, o che è nato nel territorio della Repubblica, e in entrambi i casi vi risiede legalmente da almeno tre anni;

– allo straniero maggiorenne adottato da cittadino italiano che risiede legalmente nel territorio della Repubblica da almeno cinque anni successivamente all’adozione;

– al cittadino di uno Stato membro della Comunità Europea se risiede legalmente da almeno quattro anni nel territorio della Repubblica;

– allo straniero extracomunitario che risiede legalmente da almeno dieci anni nel territorio della Repubblica.

Lo straniero nato in Italia, legalmente residente senza interruzione nello Stato sino al compimento della maggiore età. Può altresì acquistare la cittadinanza italiana se, prima del compimento del 19° anno di età, rende apposita dichiarazione all’Ufficiale di Stato civile del comune di residenza (art. 4, comma 2, Legge 91/92);

La Legge n. 94/2009 ha introdotto un contributo pari a € 200 per le istanze di concessione della cittadinanza e per le dichiarazioni di elezione, acquisto, riacquisto o rinuncia.

Per altre informazioni, vista la complessità della materia, si possono richiedere informazioni all’Ufficio dello Stato Civile.